Come le formiche rosse che si scontrano sulle mie ginocchia, tu lontana chilometri mnemotici.
I portishead volano come farfalle, tra auricolari e timpani, deboli e bianche.
Da un secolo non dormo così male.
La primavera tra i tuoi occhi, che d'un tratto è inverno; le nuvole che si accoppiano nervose, partoriscono temporali.
Tuoni rumorosi che mi riportano ai portishead, che adesso sembrano falene: regressioni nei timpani.
I social network che generano nemici e mostri, le barbarie del millennio nuovo.
Questa volta ho solo bisogno di dormire e di non trovare scuse per svanire.
martedì 26 giugno 2012
Bear Beer
Pubblicato da ReveurGrossier alle 23:29
Etichette: A., fabbrica, facebook, formica, la gallina canterina, mostri, portishead, post, roma
Subscribe to:
Commenti sul post (Atom)
0 Comments:
Posta un commento