A. continuava a rollare sigarette con tabacco scadente, i polmoni "imbrunivano" mentre la mente continuava ad elaborare parole senza senso, mescolate al rumore di quel frigorifero che aveva la sua stessa età.
Schitarrate più o meno volgari insinuavano gli orecchi, solleticando i timpani, leccavano i neuroni produttori di pensieri stagnanti e poco fragranti.