A. continuava a rollare sigarette con tabacco scadente, i polmoni "imbrunivano" mentre la mente continuava ad elaborare parole senza senso, mescolate al rumore di quel frigorifero che aveva la sua stessa età.
Schitarrate più o meno volgari insinuavano gli orecchi, solleticando i timpani, leccavano i neuroni produttori di pensieri stagnanti e poco fragranti.
I soffitti delle camere erano plastica blu.
-Lo stesso materiale di quel cuore che un tempo toccasti con mano-
Televisori per acculturarci e collezioni di libri in giacenza sulle librerie impolverate.
I distributori di carburante continueranno a dissetarci,
ed a sfamarci ci penseranno i nostri ormoni, oggi sfruttati dai centri commerciali e dai siti pornografici.
Andremo a proiettare le nostre visioni. Disfatte, come i letti delle camere dai soffitti che erano plastica blu.
-Siamo di piumone, del suo stesso colore, del suo stesso odore-
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