venerdì 31 dicembre 2010

Gin+Ananas & Vodka+Soda & SostanzeVarie & Sonno

"Siamo solo delle evanescenti palle morbose"

A. era consapevole del fatto che, ancora una volta, aveva sbagliato. Era altamente convinto di essere uno stronzo. (Ma nei propri confronti). Irrispettoso verso se stesso, verso la sua persona, verso il suo io, più o meno profondo. 
Non guardava oltre, anzi, nemmeno aldilà del proprio naso. Tutto ciò che accadeva gli si schiantava contro (ma non erano bolle di sapone). Era Miope. Devastato dalle circostanze: "le piccole cose esistono davvero?" Mentre se lo chiedeva, quel tratto autostradale, quello spicchio di asfalto stimolatore neurale, non lo trovava più. Crollava dietro di se.


Sguardi inesistenti
parole d'erba
gesti osceni
Pensieri ed incubi in sintonia:
l'assolo di firth of fifth.



venerdì 24 dicembre 2010

QuattroBianchi+Fragola & SostanzeVarie & AriaNatalizia

Atomi tristi.
Cellule avvilite.
Collegamenti neurali unidirezionali.
-Chissà quando andrà via da me.-
{-IlNataleSiFaSentire-}

Non erano ali, quelle che erompevano dalla tua schiena,
ma lame di ghiaccio gelido,
come noi adesso.

Angeli bacati. Angeli madidi di incertezze. Angeli distrutti da sé stessi.

..non trovo più le parole, le avrò dimenticate tra le tue catastrofi (mentali).

sabato 18 dicembre 2010

Jack & Malibù+Coca & Tedio

<<...ora inizia a rendersene conto. Ora inizia, davvero, a sentirne la potenza.>>

Parole come piercing sulla mia lingua.
Disinfettate e fredde.

Il tuo profumo non c'è più,
come le certezze crollate 
quasi fosse l'undici settembre.

Il fax impregnato dai nostri sogni 
si è perso tra i cavi delle compagnie telefoniche. 

L'umore è come il mese di marzo.
Ed io sono impaziente.
Mi hai tatuato l'anima.

venerdì 10 dicembre 2010

Residui&SostanzeVarie

L'ultima notte importante.

-Per dimenticare di essere soli, di essere soli da sempre- {Baustelle}


questo non è un amore adolescenziale:
una luce in esaurimento. 
tungsteno, rame, una tazza di thè,
un pieno di diesel.
voglia di fragole,
vuoto allo stomaco presto colmato.
erba e tabacco in combustione.
un pacchetto di gomme, una canzone di battiato.
questo non è un amore adolescenziale.
unidirezionale.  





Ti amo così tanto che mi sta uccidendo.

lunedì 6 dicembre 2010

Mojito & SostanzeVarie


...come il tempo che non torna più, o forse si.


...come i treni soppressi nelle stazioni occupate dagli studenti, in protesta, e sei di fretta.
...come i ghiaccioli di polvere, e noi affamati di glorie e di sorrisi.
...come il vento e i cibi in scatola che segnano solo la nostra la pelle.


A. ha sonno, troppo sonno per il suo essere.
Sensazioni spente, emozioni strane, quasi pavide.




mercoledì 24 novembre 2010

SostanzeVarie & Ansia


Colpa vostra, poveri superuomini, di queste immagini di carta, volteggianti nell'aria di una fantasia astuta, sadica e maligna.
Non si respira più aria buona, quasi non ne sentite il bisogno, fumi disarmanti, etere ipogeo.
O voi superuomini per le vie del cuore non vi addentrate, egocentriche anime di stagnola, lucide e vittoriose in questa vostra realtà.



Erano queste le parole che A. scriveva sul retro della foto. Quella foto scattata quando la memoria non era ancora così crudele. Quando, ciò che i superuomini non chiamano né destino né caso, non gli aveva mostrato ancora nulla: non c'era stato ancora il "bello", quel bello che poi, irrimediabilmente, è tramutato in altro, logorandolo.


 



"...non dirmi neanche che vuoi stare lontano, che è peggio [...] Avrei bisogno di vederti, so che non ti va ma devo dirti soltanto una cosa importante [...] stupido ♥."


{foto lomo
on flickr}

martedì 2 novembre 2010

Acqua.

Ansiolitici contro il vuoto.
Xanax contro di me.
Pillole per anestetizzare il pensiero;
Gocce per tagliargli le ali.           


A. la deve smettere.                                                          



                            
                                 

domenica 24 ottobre 2010

no. (name)

Senza nome. Senza etichetta. Senza obiettivi(?). Senza risposte. Senza certezze.
Senza, senza, senza.


...A. aveva un cervello, un tempo lo usava anche bene. Ora invece la fabbrica di idee e di emicrania riusciva solo a sconquassare le poche certezze che aveva.
Distruttore di quel mondo, a volte bello, ma sempre malato. 






-Era quasi come cadere da una bicicletta, ma SENZA avere pietà per rialzarsi-

martedì 19 ottobre 2010

VodkaPanna&Fragola

Lo guardavo.

A. leggeva la sua vecchia moleskine. Quella che non toccava da quasi 3 mesi. Un tempo che gli parve lunghissimo, visto che l'aveva sempre avuta tra le mani.
Questa volta non si soffermò sulle pagine ingiallite, o sui piccoli e , forse, inutili particolari, ma andò dritto alle parole, alle sue parole:
Esplosione di ricordi. Vibrazioni dentro di se. Emozioni e sensazioni tornate tutte in una volta...

Anche quel gesto, ritrovare il suo vecchio mondo di carta ed inchiostro, era stata un'esperienza sintomatica. Ritrovò parole perdute, concetti delicati, pressoché singolari.
Ma, ugualmente, non trovò ispirazione, ciò che in quel momento, persuaso, cercava.











Esplosioni musicali.
Esplosioni cromatiche.
Esplosioni speranzose.

mercoledì 13 ottobre 2010

Sonno+Lei


...e alla fin fine, mentre Morfeo si avvicina, capisci che non sei poi così diverso.





Le sue mandorle si chiudono, i miei occhi restano vigili.

NoAlcol+Panico

...lo vedevo girare a vuoto per la casa, avanti e indietro. Piccole pause al balcone, tirava fuori la solita sigaretta, un paio di tiri e ricominciava da capo.
Un randagio alla ricerca di cibo durante la notte, mentre piove: tra un cassonetto e l'altro, speranzoso di trovare qualche cosa commestibile.
A. non cercava, però, cibo. Frugava nel proprio schedario cerebrale alla ricerca di risposte a domande che, effettivamente, non si era, fin lì, ancora posto. (Almeno credeva di cercare risposte).
Temporali dentro di lui. 
Il cielo veniva giù.
Non poteva andar più via. Questo lo avvelenava.
Non voleva andar più via. Questo lo ottenebrava.


martedì 12 ottobre 2010

NoAlcol. -84-




Trasmissione di insicurezze.
Si riciclano passioni.
Non si butta via niente
in questo cassonetto emozionale.

Era un quarantotto al contrario.
Assenza di assenzio e 
di quei pensieri affannosi:
boomerang sgraziati.


Sofferenti di abulia.


Un quarantotto al contrario.


sabato 9 ottobre 2010

Vodka+Redbull & Corona & SostanzeVarie

Mani tossiche. 
Ferme. Amletiche.
Tremanti. Insicure.
Su di te.


Mani liliali.
Veementi. Leggere.
Delicate. Puntuali.
Su di me.


mercoledì 6 ottobre 2010

Cognac+Cioccolato

Quella sera A. uscì al balcone. Aveva voglia di correre, scappare via o forse, solamente, non restar fermo.

Il balcone dava su una vista abbastanza panoramica, ma lui questa volta non si perse in quelle luci, in quelle forme naturali e artificiali come era solito fare.
Anzi.
Sembrava nemmeno respirare.
Velocemente sfilò una sigaretta dall'involucro morbido, l'accese, e, prima che se ne rendesse conto, cominciò a piangere.
Sembrava non esserci un motivo.


Voleva correre. Ma era fermo, seduto.
Voleva Vivere. Ma non ci riusciva.

Era tornato il panico. Il suo "angelo" custode.



            




I lampi di luce, in lontananza, si facevano più frequenti,
ma il cielo non lacrimava.
Era solo.
Quella sera era dannatamente solo.

giovedì 30 settembre 2010

SonnoPerduto+PastiMancati




...sentiva un irrefrenabile bisogno di piangere, rigurgitare emozioni, strappare qualcosa dal proprio io: ma cosa?
Aveva gli occhi gonfi, estenuati dal trattenere le lacrime ed abbastanza stanchi di fissare le medesime cose. Una routine disarmante.

Brividi lungo la schiena.

Non voleva più leggere.
Non sapeva più scrivere, era diventato complicato. 
Non si nutriva, saziato dalla consuetudine. 
Non beveva, la lucidità era già via.
Non tendeva la mano a Morfeo, timoroso dei propri sogni.
Vomitava. A. vomitava soltanto.

(Terremoti dentro lui)


-Vivere era diventato complicato-



                         

                                                        
  La passione era attorno.
  Non una melodia.  
  Questo non è un favoloso mondo.

lunedì 27 settembre 2010

Guinness, alla spina.

La memoria. Crudele. Sia si tratti della propria, sia quella di chi respira la nostra stessa aria. Essa non ha coscienza, manifesta ricordi, parafrasando quelli più intensi. 
Ci porta proprio lì, dove consciamente o, magari, subconsciamente non vogliamo arrivare. Una vera e propria locomotiva che viaggia, più o meno autonomamente, su un percorso definito.


A. non reggeva più quei viaggi. Soffriva di "mal di treno". Cercava una cura. Benzodiazepine. Assenzio. Erba. Nulla di tutto ciò serviva a placare il disturbo e tantomeno lo aiutavano a fermare quella locomotiva.


Però la cura c'era. O almeno ne era convinto. Ed era lei. La sua dannata cura era lei.



martedì 21 settembre 2010

GreenMojito

A quanto pare tutto si può costruire. Si gettano le basi, un paio di mattoncini e tutto risulta più o meno "semplice".
Questa era la domanda che echeggiava tra i pensieri di A. mentre preparava il suo greenmojito, o per meglio dire "costruiva". 
Anche quel bicchiere, quegl'ingredienti, il ghiaccio, avrebbero dato alla luce un qualcosa.
Quindi è davvero così: siamo in grado di costruire qualsiasi cosa, possiamo davvero farcela?
Mentre guardava quel cocktail venir fuori non sapeva darsi una risposta, non ne veniva a capo. Pescava a caso tra i suoi pensieri cercando quello giusto, quasi fosse uno strano gioco a premi,senza però portare a casa il montepremi.


Le uniche immagini che scovava riguardavano "distruzioni": le demolizioni più preminenti della sua ultima anima.


domenica 19 settembre 2010

Vodka+Redbull




 Vuole la neve.
 Candida.
 Dolce.








                      ...autentico pianto angelico.

venerdì 17 settembre 2010

VodkaPesca

Le piccole cose esistono.
Non le guardiamo, ma ci sono. 

Non abbiamo tempo nemmeno per notarle, mentre invece, dovrebbero essere sviscerate, analizzate, per capire quanto siano "potenti" per la nostra esistenza.

Neanche A. ci faceva più caso. Almeno finché, affacciandosi alla solita finestra, non notò un raggio di sole filtrare strenuamente tra le nuvole grigie abbattendosi su un tratto dell'autostrada, la stessa che da tempo A. non percorreva più.


Ne rimase rapito, ritornò bambino.


(DaVedere)

martedì 14 settembre 2010

VodkaFragola+Baileys


Sfumature. Ombre. Colori. Così è la vita? Come guardare il mondo dalla finestra della propria camera da letto? Questo si chiedeva A. anche se conosceva la risposta, la sua risposta... Non ci sono ne colori, ne ombre, tantomeno sfumature. Piuttosto è come una lampadina: spenta o accesa.
Ed era da tempo che non spostava l'interruttore su "on", quasi si chiedeva se funzionasse ancora...