...lo vedevo girare a vuoto per la casa, avanti e indietro. Piccole pause al balcone, tirava fuori la solita sigaretta, un paio di tiri e ricominciava da capo.
Un randagio alla ricerca di cibo durante la notte, mentre piove: tra un cassonetto e l'altro, speranzoso di trovare qualche cosa commestibile.
A. non cercava, però, cibo. Frugava nel proprio schedario cerebrale alla ricerca di risposte a domande che, effettivamente, non si era, fin lì, ancora posto. (Almeno credeva di cercare risposte).
Temporali dentro di lui.
Il cielo veniva giù.
Non poteva andar più via. Questo lo avvelenava.
Non voleva andar più via. Questo lo ottenebrava.
mercoledì 13 ottobre 2010
NoAlcol+Panico
Pubblicato da ReveurGrossier alle 03:42
Etichette: A., abulia, amore, avvelenare, bambino, baustelle, cielo, odio, ottenebrare, panico, partire, passione, piccole cose, schedario cerebrale, tempo, youtube
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